martedì 1 marzo 2011


Contiamoci!

Era nell’aria da tempo, se n'è discusso molto e i pareri come spesso accade erano e sono assai diversi tra loro, fatto è che ci siamo! E’ scattata l’ora del censimento, una sorta di permesso,di registrazione, che tutti coloro che intendono svolgere la pesca sportiva in mare devono fare,quale che sia la tecnica praticata e il luogo dove si intende esercitarla. Il Decreto ministeriale,approvato il 6 dicembre, prevedeva 90 giorni per diventare effettivo è quindi nei prossimi giorni che entrerà in vigore a tutti gli effetti. In sostanza, una sorta di licenza di pesca, per ora assolutamente gratuita, che può essere interpretata in vari modi e alla quale si possono attribuire molteplici valori e scopi. Sicuramente, però, al di là di come ognuno di noi la pensi, una cosa è certa, questo censimento, come del resto si intuisce dalla parola stessa, servirà a contarci e finalmente sapremo, anche se occorrerà del tempo, quanti effettivamente siamo, a quanto ammonta il popolo dei pescasportivi, giovani ed anziani, che ogni giorno affollano le coste del nostro Paese o navigano intorno ad esse, dai litorali del nord all’estremo lembo del sud della nostra penisola. Un’operazione che, se effettuata con cura e senza doppi fini, potrà col tempo consentirci di contare di più sotto ogni profilo, sia sul piano locale che nazionale, e il tutto potrebbe trasformarsi in un beneficio economico per tutto il settore. Come potete notare, però, ho usato il condizionale: nutro, infatti, e siamo in tanti ad avere gli stessi dubbi, molte perplessità sulla bontà dell’operazione, ma più che altro sulle vere finalità del provvedimento, e la forte preoccupazione che questo iniziale censimento si trasformi con il tempo in una reale licenza di pesca, magari onerosa sotto il profilo economico, un’evenienza che sicuramente penalizzerebbe molti giovani pescasportivi, magari occasionali o stagionali, che potrebbero rinunciare così alla loro passione, un po’ com'è successo per la caccia, anche con modalità e per ragioni diverse, e in parte nella la pesca in acque dolci. Detto questo, nella pratica il nuovo decreto prevede che chiunque intenda praticare una qualsiasi attività ricreativa di pesca sportiva in mare debba compilare una scheda relativa al censimento e riceverà così un’autorizzazione, ripeto assolutamente gratuita, che dovrà essere esibita ogni qual volta ci venga richiesta durante un normale controllo. Al momento non so dirvi quali saranno tutti gli eventuali organi preposti a ritirare tale scheda e rilasciare il relativo permesso, ma sicuramente sarà possibile registrasi direttamente su internet tramite il sito del ministero delle Politiche Agricole, la Fipsas garantirà questo servizio, le capitanerie di porto e presumibilmente i negozi specializzati. Insomma, sarà compito di tutti gli addetti ai lavori facilitare e garantire questo servizio affinché tutti possano effettuare questa semplice ma necessaria operazione. Infine, per dovere di informazione, è bene ricordare che al momento non è prevista nessuna sanzione nel caso uno venga colto senza il regolare permesso, ma l’obbligo di registrazione entro e non oltre i 10 giorni dalla contestazione. Concludo dicendo che da parte mia e della rivista ci sarà il massimo impegno a mantenere informati tutti i nostri lettori su questo problema, aggiornandovi sulle eventuali modifiche e i prevedibili cambiamenti che sicuramente avverranno nei prossimi mesi e che riguarderanno l’effettiva applicazione del decreto.

Alfonso Vastano

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