martedì 2 ottobre 2012

Pesca abusiva, giro di vite della Capitaneria
Controlli da maggio, dodicimila euro di sanzoni e ottantotto chili di prodotti sequestrati.


La Spezia - Sono proseguiti senza sosta i controlli sulla pesca ricreativa-dilettantistica e sportiva che, iniziati dal mese di maggio e proseguiti per tutta la stagione estiva, hanno visto impegnata la
Capitaneria di Porto della Spezia e gli Uffici minori dipendenti. La costante azione di prevenzione ha reso possibile l’accertamento di molteplici violazioni in materia di pesca e tracciabilità dei prodotti ittici. Nel complesso sono state elevate dodici sanzioni amministrative per un ammontare di dodicimila euro e sono stati operati nove sequestri di prodotti ittici per complessivi 88 chilogrammi.
I controlli in mare, nei porti, sul demanio marittimo, lungo i litorali, rive, spiagge, sorgitori, darsene hanno riguardato la verifica sull’utilizzo degli attrezzi da pesca consentiti, il rispetto del quantitativo massimo di prodotto ittico catturabile (cinque chilogrammi giornalieri) e solo per uso proprio, delle taglie minime previste e delle zone in cui la pesca non è consentita.


Nella considerazione che i prodotti della pesca dilettantistica non possono, come noto, essere immessi nella catena commerciale, nel corso, appunto, delle verifiche eseguite presso gli esercizi commerciali non sono stati trascurati gli spetti connessi alla tracciabilità dei prodotti
ittici. I controlli sono destinati a continuare con la consueta intensità sulla pesca dilettantistica, sia negli ambiti portuali e litoranei, sia nell’ambito degli esercizi commerciali e di ristorazione, parallelamente a quelli sulle unità da pesca professionali.
Massimo, in tal senso, sarà l’impegno profuso dalla Guardia Costiera allo scopo di contrastare la pesca illegale, la mancanza di tracciabilità di prodotti ittici, per assicurare l’osservanza della normativa nazionale e comunitaria nell’ottica di una maggiore tutela del consumatore e la
salvaguardia delle risorse ittiche.


http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Cronaca/Pesca-abusiva-giro-di-vite-della-117287.aspx

sabato 11 agosto 2012

Supertecnica
In aereo… porto

Quando si viaggia in aereo particolari devono essere le precauzioni per il trasporto delle canne e ci vengono in aiuto in tali frangenti i tubi porta canne rigidi che consentono di riparare le nostre attrezzature così preziose e al contempo così fragili.


                                                                   Testo e foto di
Daniela Ferrando

Ogni volta che ci accingiamo a prendere un aereo per raggiungere i luoghi dove andremo a pescare, indispensabile sarà l’attenzione che dovremo porre nell’imballaggio delle canne da pesca. Considerato infatti che le compagnie aeree assicurano in caso di smarrimento o di deterioramento del bagaglio una cifra irrisoria, diventa molto importante preparare queste attrezzature in modo tale che sopportino un siffatto spostamento. Purtroppo lo smaltimento dei bagagli in queste strutture avviene in modo seriale e, pur segnalando la fragilità del contenuto, le procedure di carico non consentono un occhio di riguardo tale da garantirne la totale incolumità. Fortunatamente sul mercato si possono trovare gli appositi tubi porta canne rigidi come quelli della Plano che consentono un trasporto agevole in aeroporto e una buona tenuta agli urti. Disponibili in più diametri, possono contenere più canne e di diverse lunghezze grazie al sistema telescopico che ne permette l’allungamento a seconda delle esigenze. Sono dotati di una confortevole maniglia che consente il trasporto agevolato, ma si possono anche corredare con una cinghia che verrà agganciata negli appositi buchi in modo da permettere l’appoggio anche a livello spalla. Un lucchetto a staffa lunga, reperibile nei negozi di ferramenta, completerà l’opera garantendo totale protezione dai furti. Importante a questo punto sarà l’imballaggio interno delle canne, ma soprattutto delle pietre degli anelli e degli apicali. A tale scopo si possono usare i fogli di plastica da imballaggio dotati di piccole sfere di aria che attutiscono gli urti pur occupando uno spazio molto ridotto. Un rinforzo, soprattutto sugli anelli più grandi e sui puntali, potrà essere fatto con lo stesso materiale e l’ausilio del nastro adesivo. Una volta nastrate e imballate ben strette potranno essere inserite nell’apposito tubo avendo l’accorgimento di creare uno strato cuscinetto abbastanza spesso sia in cima che in fondo per attutire eventuali urti. Va ricordato che all’interno degli aeroporti spesso è fornito un servizio di imballaggio ulteriore del bagaglio che, con il pagamento di una modica cifra, fornisce anche l’assicurazione dello stesso da manomissioni o furti per l’intero importo contenuto. Infine, bisogna considerare che tutte le attrezzature sportive sono ritenute bagagli speciali e pertanto in nessun modo possono essere trasportate come bagaglio a mano e devono essere imbarcate dalle apposite porte di controllo dopo il consueto conteggio del peso totale per passeggero. Tenendo presente questi piccoli suggerimenti sarà possibile farci seguire in ogni vacanza dalle nostre inseparabili canne senza il rischio di spiacevoli sorprese.